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Poster Le fiacre 13 1948

Le fiacre 13 1948

1848. L'anziana contessa di Latour Vaudieu muore lasciando erede il primogenito Filippo. Il secondogenito, Giorgio, istigato dall'amante Claudia, uccide il fratello e il suo medico, il dottor Maroy, e poi abbandona il figlio che il fratello ha avuto da una ragazza che ha perso la memoria in seguito ad un incendio avvenuto nel fiacre n. 13. Pietro Maroy, il nipote del medico, viene accusato dell'omicidio dello zio e condannato all'ergastolo. Vent'anni dopo, la moglie e la figlia di Pietro riescono ad ottenere la riapertura del processo. Il funzionario di polizia incaricato del caso apprende, dopo una serie di indagini, di essere il figlio di Filippo di Lautor Vaudieu abbandonato anni prima nel fiacre n. 13 in seguito alla morte del padre. Il giovane scopre anche che Maroy è stato ucciso da Claudia, l'amante di Giorgio, che già l'aveva aiutato a sbarazzarsi del fratello Filippo. Ormai scoperto Giorgio si suicida e Pietro Maroy, riconosciuto innocente, viene finalmente scarcerato.